Capri è uno dei brandelli della piattaforma campano-lucana che si estende dai Monti Lepini nel Lazio, fino al Massiccio del Parco del Pollino in Calabria. Ricordiamo che la posizione delle terre emerse è molto cambiata col passare del tempo e la conformazione attuale si è delineata circa 40-50 milioni di anni fa, durante l'Eocene. Secondo la teoria della deriva dei continenti, all'inizio, tutte le terre emerse facevano parte di un unico blocco e molte attuali erano sommerse, erano presenti delle piattaforme carbonatiche a pelo d'acqua, tra cui quella campano-lucana che è coinvolta nella formazione dell'isola di Capri. Tra il Langhiano ed il Pliocene superiore la regione fu interessata da una serie di fasi tettogenetiche, poi da una fase distensiva e Capri si trovò collegata alla Penisola Sorrentina da una sottile striscia di terra. Il collegamento ha permesso ai grandi mammiferi pleistocenici di arrivare sull'isola. Ha seguito una fase in cui Capri era sommersa, verificabile dai numerosi fori di litodomi presenti ad Anacapri. Le rocce che costituiscono l'isola risalgono al Giurassico ed al Cretaceo, da 190 a 65 milioni d'anni fa e le zone più antiche sono: Cala Ventroso, la Grotta delle Felci e la Migliera. Attualmente Capri è formata da due massicci rocciosi: il Capo a est ed il Solaro a ovest divisi da un'ampia depressione su cui sorge l'agglomerato urbano.
I Faraglioni sono tre picchi scampati al franamento della costa, all'erosione del mare e degli agenti atmosferici. Sono distinti con nomi diversi: il primo unito alla terra, si chiama Stella, il secondo, separato dal primo per un tratto di mare, Faraglione di Mezzo ed il terzo, Faraglione di Fuori o Scopolo, ossia capo o promontorio sul mare. Sul Faraglione di Fuori vive la famosa Lucertola Azzurra dei Faraglioni, Podarcis sicula coerulea, ed è l'unico luogo dove è possibile trovarla. Si vuole pensare che dopo il distacco dalla terraferma una sorta di mimetismo protettivo abbia fatto acquistare alle sue squame i colori azzurri del mare e del cielo. I Faraglioni hanno un'altezza media di 100 metri e nel Faraglione di Mezzo si apre una cavità, il sottopassaggio conosciuto in tutto il mondo. I Romani prediligevano questa zona dell'isola di Capri: anticamente disseminata di splendide ville e ombrosi ninfei, poi raffinato rifugio di artisti nel Novecento, è oggi sede di ville e alberghi esclusivi.
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