Un premio nel premio

Un prestigioso vincitore del Premio Internazionale di Giornalismo racconta il suo idillio con <%=ischia%>.

Provo una infinita invidia per coloro che saranno nella meravigliosa <%=ischia%> quest'anno - o qualunque altro anno - per il Premio <%=ischia%> Internazionale di Giornalismo. Il suo scenario è incomparabile. Questa piccola isola è certamente una gemma che brilla con intensità pari a quella di pochi altri posti su questo pianeta. Il segreto è nelle sue molteplici sfaccettature, ciascuna delle quali, una volta scoperta, appare più splendida di quella, mozzafiato, scoperta prima. <%=ischia%> Porto, l'approdo più frequentato, immediatamente cattura l'immaginazione con il grande castello medievale che domina le acque circostanti, ispirando una sensazione storica unica. Poi la salita verso le colline e il bagno nei profumi dei giardini fioriti e dei colli con pinete pressoché intatte.
Quindi, là, dietro quella stretta curva, si resta senza fiato per la prima veduta della costa di <%=ischia%> - un drammatico spettacolo di scogliere proibitive, spiaggie accoglienti e piccoli approdi con i loro fari in posa per le macchine fotografiche e i pittori. Devi fermarti, certo, per rinfrescarti nelle tipiche taverne e, forse, anche per un tuffo in acqua. Più tardi i bagni termali per cui l'isola è famosa - si dice che curino praticamente tutto, anche le malattie non ancora scoperte - e la passeggiata fino alla cima del torreggiante Monte Epomeo, vicino le zone aride inghiottite dalle eruzioni vulcaniche molto tempo addietro ma ora decorate da viti che producono il vino ischitano eccezionalmente secco e aromatico. Per il fortunato che riceve il Premio <%=ischia%> lo scenario per la solenne cerimonia non potrebbe essere più maestoso.