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SPECIALE SU ISCHIA


Le calde, dolci acque della salute

di Daniele Morgera

L'isola è diventata la capitale europea del termalismo, Con un'offerta di grande livello.

"Il Titano Tifeo venne imprigionato nelle viscere del Monte Epomeo e le sue membra vennero sparse per tutta l'isola... sopportò per secoli la dura punizione, ma poi chiese aiuto a Venere Citarea perché implorasse perdono a Giove. Calde lacrime sgorgarono dagli occhi del ribelle pentito. Giove, mosso a pietà, perdonò Tifeo e tramutò le lacrime in acque termali".

Il mito di quest'isola nasce nelle profondità più recondite, al centro di una terra generosa e feconda, dove si alimentano fonti di vita e di energia. È la natura vulcanica a rendere uniche le terme di <%=ischia%>, l'isola che gli antichi Greci scelsero 2800 anni fa per il loro primo insediamento nell'Italia meridionale portando in dote l'arte della lavorazione della creta e l'alfabeto.
Alla Roma dei Cesari va il merito di aver scoperto e apprezzato la vis terapeutica delle sorgenti termominerali ischitane. Da allora, dagli scritti di Strabone e di Plinio alle pagine intense di poeti dell'800, quest'isola che, nel Golfo ai piedi di Napoli, domina il Mediterraneo, è considerata un emblema del benessere, della rigenerazione, della creatività. Oggi può essere definita la capitale europea del termalismo. Un primato che è sancito dal numero delle strutture operanti - oltre trecento stabilimenti - e dalla varietà delle acque: un imponente mosaico termale, che dà risposte alle esigenze curative, ma anche alla voglia di relax e alla ricerca del giusto equilibrio psico-fisico.
Ad <%=ischia%> si tiene Thermalia, la principale borsa internazionale del turismo termale, con la partecipazione di operatori di oltre 30 Stati del mondo. Ad <%=ischia%> le terme sono un patrimonio che fa parte dell'identità culturale, un bene scolpito nel sentimento della gente comune. Un ponte costruito tra le generazioni tramanda le virtù delle fonti più preziose che portano nomi legati alla tradizione, alle contrade, alla quotidianità: il Gurgitello, il Cappone, l'Ervaniello, Nitrodi, Buceto, La Rita fanno parte del tessuto connettivo di un'isola cresciuta, socialmente ed economicamente, attorno al fenomeno termale. Elisir di giovinezza, toccasana per la pelle, antidoto alla sterilità, le acque di <%=ischia%> scorrono, come un sentiero verso il domani, attraverso i tempi e le mode. Tra gli anni '52 e '70, grazie al grande editore e mecenate milanese Angelo Rizzoli, le terme sposano il costume e la mondanità, diventando un fenomeno economico trainante e il motore della rivoluzione turistica che ha trasformato <%=ischia%> da una comunità di agricoltori e pescatori ad una Mecca dell'industria delle vacanze, consentendole di raggiungere i vertici del settore con gli attuali 6.500.000 pernottamenti l'anno.
Con Angelo Rizzoli inizia l'epopea cinematografica dell'isola verde, set naturale di indimenticabili pellicole degli anni '60 e meta di un turismo ovattato e aristocratico che attira capi di stato, principi, star, donne e uomini della cultura e dello spettacolo e il gotha dell'imprenditoria internazionale.
E se nel 1864 le terme ischitane avevano incontrato la storia con l'eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi che, nella cittadina di Casamicciola, curò le ferite d'Aspromonte, e lungo tutto il Diciannovesimo secolo la letteratura con il passaggio di Lamartine, Vigny, Goethe, Ibsen, Benedetto Croce, se negli anni '30 la diplomazia e le teste coronate di casa Savoia avevano prescelto il Borgo di Sant'Angelo e il lussuoso albergo Miramare, sbocciato sullo sfondo delle fumarole e di una passione d'altri tempi tra un barcaiolo e una signora tedesca; negli anni '55-'70 la scena è tutta per le celebrità del grande schermo.
Alle terme del Regina Isabella di Lacco Ameno, tempio indiscusso della belle époque ischitana, sfilano - alimentando amori veri e presunti, suggestioni e storie destinati a rimanere impressi a lettere di fuoco nella fantasia popolare e sui rotocalchi più diffusi - John Waine, William Holden, Esther William, Liz Taylor, Burt Lancaster, Charlie Chaplin, Alfred Hitchcok, Miriam Bru, Graziella Granata. Ma è anche l'epoca dei soggiorni dorati di intellettuali raffinati. Sono gli anni effervescenti di Guttuso e De Chirico, del "Bar Internazionale" di Maria Senese, a Forio, punto di incontro di artisti e scrittori del calibro di Auden. In quegli stessi anni, l'isola d'<%=ischia%> è il buen retiro di uno dei più grandi registi della storia del cinema italiano e mondiale. Luchino Visconti prepara il suo Senso a Forio nella Colombaia, una villa da sogno, in cui per lunghi periodi lavora con la sceneggiatrice Suso Cecchi d'Amico e gli attori Massimo Girotti, Alida Valli, Helmut Berger e Alain Delon.
L'esplosione del termalismo nella seconda metà degli anni '50 era stata possibile grazie ad un nuovo approccio. Quello scientifico. Angelo Rizzoli aveva intuito che servivano certezze e rigore. La creazione del "Centro Studi Lacco Ameno Terme" e l'organizzazione del "Primo Convegno Internazionale di Idrologia" nel 1958, danno un impulso decisivo alla conquista di una nuova dignità medico-scientifica per il termalismo.

Il patto tra i vip in cerca di benessere e le terme dell'isola d'<%=ischia%>, dalle atmosfere scintillanti degli anni di Rizzoli fino ad oggi, non si è mai interrotto. Con gli yacht più lussuosi, sulle medesime rotte solcate dal leggendario "Sereno", il panfilo del Commenda, raggiungono l'isola estimatori d'eccezione per i quali le benefiche acque calde di <%=ischia%> rappresentano una calamita irresistibile. Tra gli affezionati c'era anche l'avvocato Giovanni Agnelli, che ha occupato un posto speciale nel libro degli ospiti delle Terme della Regina Isabella.
Ma sull'isola d'<%=ischia%> le terme non hanno solo il volto classico dell'albergo-stabilimento. Esiste un altro moderno concetto. È quello che fonde in maniera innovativa ambiente, mare e acque curative. Accade nei parchi idrotermali, gioielli di architettura botanica e floreale in cui si succedono - tra piante esotiche, profumi e percorsi naturalistici - decine di piscine termali di differenti gradazioni e concentrazioni minerali. L'idromassaggio, la vasca Kneipp - con immersioni alternate che spostano il termometro repentinamente dai 40 ai 15 gradi celsius - le cascate, i vapori nelle grotte, i labirinti in cui si passeggia sui ciottoli per stimolare la circolazione si accompagnano alla sauna, alla fisioterapia, ai trattamenti estetici, ai bagni turchi, alle docce e, perché no, ad un tuffo in mare o nella piscina olimpionica, prima di una prudente esposizione al sole sui lettini di questi parchi che non hanno eguali nel loro genere.

I più celebri e frequentati sono i Giardini Poseidon (oltre 1.000.000 di ingressi), il Negombo del Duca Fulceri Camerini nella Baia di San Montano, il Castiglione a Casamicciola e i giardini di Apollon-Afrodite e del Tropical a Sant'Angelo: veri villaggi del benessere, dove esigenze e desideri si incontrano, nel fascino di paesaggi e sensazioni che disegnano una nuova dimensione dell'idea di termalismo. Che è soprattutto il piacere di un contatto con la grandezza e la forza della natura. È l'immagine romantica e senza tempo di una barca che al tramonto getta l'ancora al largo, di ragazze e ragazzi che raggiungono a nuoto una conca naturale, segmentata da scogli che il mare ha sistemato meglio degli ingegneri, al Bagnitiello (a pochi metri dall'antro della Sibilla) o a Sorgeto (sotto le vestigia di Punta Chiarito) e lì stanno finché il sole non si concede a Nettuno, al calore avvolgente dell'acqua miracolosa che giunge dal cuore di <%=ischia%>.

Daniele Morgera, direttore della Fondazione "La Colombaia"


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